
Dopo aver sfoderato due giochi di successo come il labirintico Dungeon Twister e l’apocalittico Earth Reborn, Christopher (Chris) Bœlinger, sceglie stavolta un fresco e sereno gestionale dalle molte facce, relativamente complesso. È un semi-cooperativo: se non scoppia la ribellione, e se sono tutti armati di buone intenzioni, vinceranno tutti, con l’elezione comunque di un gran vincitore. Se invece la ribellione scoppia, perderanno tutti, a meno che non ci sia un Separatista, che in quel caso sarà il solo vincitore. Pubblicato da Ludically, sempre dell’autore, è stato già arricchito di un’espansione a parte, per chi se lo voglia godere in solitario.
Ambientazione
Siamo alla fine del ‘400, e il “Nuovo Mondo” è stato appena scoperto. Su un arco temporale ludico lunghissimo (di ben tre secoli) i giocatori, inviati dalle potenze europee, dovranno esplorare, come anticipa il titolo stesso del gioco, un anonimo arcipelago, sempre diverso partita dopo partita. Le loro navi giungeranno nelle acque che circondano le isole, i colonizzatori sbarcheranno su di esse ed entreranno in contatto con gli indigeni, il più pacificamente possibile, per far prosperare la popolazione (e i guadagni dei finanziatori). Raccoglieranno risorse, fonderanno villaggi, costruiranno templi, contrasteranno crisi economiche, sino a che uno dei molti Obiettivi non sarà raggiunto. Tuttavia, in questo scenario idilliaco, è purtroppo probabile che uno dei giocatori, per i suoi sporchi interessi di Separatista, abbia come scopo quello di far scatenare una ribellione e perciò decida di andare contro corrente…
Tratto da: https://www.goblins.net/recensioni/archipelago
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